RECENSIONI E COMMENTI

Recensioni

Gabriele DONATI

Buongiorno Serse, ho finito di leggere l’anteprima del libro che hai scritto. Direi senza ombra di dubbio che la trama è avvincente ed è scritto in maniera molto scorrevole. Spero vivamente che questa bozza possa avere una veloce pubblicazione

Maria Luisa CROSINA

Un libro molto importante, secondo me, che non solo ricostruisce gli eventi occorsi  ai suoi Cari, ma che offre uno spaccato della vita  di un tempo in questa zona  dell’Alto Friuli, delle difficoltà, della povertà che non diviene mai miseria morale, della forza per superare qualsiasi avversità, distacco, dolore; forza trovata in sé stessi e nella solidità degli affetti familiari, simboleggiati dall’edera che dà il titolo al libro ed orna di sé la sua copertina.
Quell’edera che, dove si attacca, non muore.

Gloria GORTAN

Complimentarmi per la stesura del tuo libro. L’ho letto tutto di un colpo. Scorrevole, coinvolgente ed emozionante… una storia vera, come dici tu. Che bello sarebbe se ogni famiglia potesse avere un libro del genere dei propri antenati… ancora complimenti! Se ne facessero un film sarebbe molto bello e in molti penso si rispecchierebbero!

Commenti

  1. Avatar Luigi

    Da recensione AMAZON
    L’Edera di Serse Tacus, sottotitolo “ Storia vera di una famiglia Carnica del secolo scorso”. Libro piacevole ed a tratti avvincente, descrive la saga della famiglia Tacus, in Carnia, una regione dell’estremo nord est italiano al confine con l’Austria. Il periodo è quello che va da inizio a fine del ‘900.
    Elisabetta (Lisa) e Giovanni (Zùan) e i loro sei figli Gjino, Maria, Albino (Albin), Giovanni (Zanut) , Ines e Pietro (Pieri) sono i protagonisti, una famiglia numerosa con 6 figli in 10 anni, come era tipico del periodo.
    Il titolo del romanzo richiama un ramoscello d’edera che rappresenta il simbolo unificante dei fratelli, usato quando i fratelli erano bambini per rimanere uniti camminando in montagna e poi usato in fotografie celebrative.
    La famiglia vive in un contesto di agricoltura di sussistenza, poche occasioni di lavoro locali dopo il terremoto del 1928 e poi nella miniera di Carbone di Cludinico e nella cartiera di Ovaro. Per trovare fortuna non resta che provare ad emigrare, anche all’estero, Pieri in Albania e Zuan in Argentina, ma per alterne vicende la fortuna non arride.

    Carissimi Lisa, Gjino, Albin, Ines e Pieri
    Spero che questa lettera vi trovi in buna salute cime lo sono io. sono giunto sano e salvo a Buenos Aires, dopo un indimenticabile viaggio in mare. Siamo partiti da Tolmezzo in otto, tutti Carnici ed ora viviamo tutti assieme in un appartamento alla periferia di Buenos Aires. Qui le case sono piu’ alte del campanile di Cludinico e nessuna ha la stalla con mucche da mungere.

    Invece la sfortuna si palesa pesante e beffarda, accompagnata dall’unità e dalla perseveranza della famiglia che supera malattie, debiti, incidenti sul lavoro, morsi di vipere, deportazioni, inflazione, disabilità, guerre. Perfino Albin che era riuscito a trovare lavoro come sarto deve rinunciare in quanto affetto da daltonismo.
    Con i debiti raffronti, mi ricorda Napoli Milionaria di Eduardo De Filippo dove la malattia e la ‘roba’ sono messi sul piatto della bilancia, con il denominatore comune che le persone per bene fanno di tutto per superare le avversità e soprattutto lo fanno restando oneste e “pulite”.
    Il romanzo termina con un lieto fine, la famiglia torna in possesso dei suoi averi, raggiunge la tranquillità anche economica. L’arcano su un Mario che non risultava possibile, viene risolto.

    Un libro che esce dagli stereotipi di massa, si legge gradevolmente, oltre alla storia della famiglia ha una seconda chiave di lettura sulla durezza della vita in quie tempi in Carnia, in un contesto storico complesso, quando una malattia poteva mettere in ginocchio una famiglia, quando si poteva cercare solidarietà, non sempre disinteressata, solo presso i compaesani.

  2. Avatar Martina R.
    Martina R.

    Una bellissima storia di fratellanza e unione, nonché una testimonianza importante della vita di un tempo. Una piacevolissima sorpresa il rimando a questo sito a fine libro. Poter vedere le foto delle case, dei protagonisti ecc. con nitidezza, rende ancora più “vivo” questo piccolo mondo che ci è entrato nel cuore pagina dopo pagina.

  3. Avatar Luciana Felice
    Luciana Felice

    Carissimo Serse…il tuo libro mi ha accompagnata verso questo santo Natale che ci è dato da vivere…e verso un nuovo anno sempre più travagliato. “Salute, onestà, laboriosità…testimoniate da una famiglia esemplare” Ho avuto il dono di conoscere Gjino,
    Pieri…Albin e le loro famiglie e mi ricordo i sentimenti di stima che ho sempre provato verso tutti voi da quand’ero bambina. Sei riuscito a dare loro, assieme a tutta la famiglia di Zuan e Lisa, voce e testimonianza di quanto una famiglia unita ha potuto affrontare e superare in tempi molto difficili per la nostra Carnia. Grazie…e AUGURIOS DI CUR a duc vuatris…Bon Nadal e bon An tas mans dal Signor…

  4. Avatar Denis Giorgini
    Denis Giorgini

    È stato un salto nel passato…mi son calata in un’ epoca tanto diversa da sembrare inverosimile narri vite di sole poche generazioni orsono.
    Una delle letture più coinvolgenti io abbia mai fatto.
    Non trovo le parole per spiegare le emozioni che mi hanno quasi travolta. Gioia, tristezza, indignazione, preoccupazione…tutte insieme, una sopra l’altra o accavallate…una riga dopo l’altra.
    Così toccante da commuovermi. Ho pianto. Tanto (più dei figli di Lisa). Un po’ mi imbarazza confesarlo. Per fortuna oggi le lacrime non significano più fragilità ma testimoniano emotività ed empatia per storie, persone, sofferenze, esistenze… semplicemente vere. Oggi che il vero, il verosimile e l’artefatto non sono più distinguibili… ora che il superfluo si maschera da essenziale …ho visto lo scintillio della brutale semplicità del vivere.
    La storia che andrebbe insegnata a scuola è questa. Perché i futuri adulti conservino la memoria di ciò che fu e costruiscano ciò che sarà con l’esperienza di coloro che non sono più.
    Confrontarsi, restare uniti, aiutarsi e gioire del “poco” perché il resto è solo fatua frivolezza…
    Ti ringrazio per quello che mi hai trasmesso con la testimonianza dei tuoi avi (anche se molto sfortunata), forse non ricco di cose ma colmo di forza e solidarietà.

    Purtroppo queste situazioni, per quanto oggi possano sembrare surreali, non erano tanto rare e accumunava molte altre famiglie nella zona o nel periodo, quindi immedesimarmi è stato naturale.
    Farò tesoro dell’esperienza di chi ha superato tante avversità condividendo il peso…ma anche le gioie … della sorte o Dio ha assegnato…
    Tutto questo da ora farà parte di me e spero di molti altri…
    Ancora grazie con affetto DENIS

  5. Avatar Paolo Dell’Oste
    Paolo Dell’Oste

    Ciao Serse… mi sono immerso con piacere e ho letto tutto del sito,che ovviamente l ho trovato molto interessante per i motivi che tu ben sai.
    attenderò con pazienza la pubblicazione del libro che appena potrò lo comprerò sicuramente.
    Ti ringrazio per avermi riportato indietro nel tempo, ai bei ricordi di Nuti e Rina, Lisetta, (mia maestra di asilo, per quel poco che l’ho frequentato!) Pieeri che ci ha aiutato in renginin, con la sua amata Regjina, e Albin e Pina che sono stati per un periodo nonni acquisiti.
    Ti faccio i miei più sinceri auguri per una riuscita soddisfacente del tuo lavoro, e spero di vederti presto per commentare il tutto.
    un saluto dalla Bielorussia, con un ricordo a Cludini…

    mandi Paolo di Ceck.

  6. Avatar Serse Tacus

    A tutti una buona navigazione nel sito!

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